Aristide Merloni, industriale ormai affermato nel settore delle bombole saldate per gas liquefatto, sente la necessità di investire nel proprio territorio di origine: l’area interna dell’Appennino marchigiano, caratterizzata da forti flussi di emigrazione e da ritardi nello sviluppo economico e industriale.
Nel 1963 Aristide Merloni crea la Fondazione Aristide Merloni, con lo scopo di sostenere la nascita di nuove imprese nel territorio. L’Istituto opera mediante la concessione di finanziamenti a fondo perduto, partecipazioni al capitale di rischio, consulenze tecniche e organizzative riservate a nuove iniziative imprenditoriali.
Nascono nuove imprese diffuse nelle aree interne che creano occupazione e reddito. Si diffonde quello spirito imprenditoriale, principale scopo della Fondazione nelle intenzioni del suo fondatore: “In ogni iniziativa industriale, non c’è valore del successo economico, se non c’è anche l’impegno nel progresso sociale” (1967).
Dopo il “boom” economico degli anni ’70, la Fondazione Aristide Merloni estende la sua attività alla analisi e alla ricerca, con lo scopo di studiare e analizzare i processi territoriali dello sviluppo economico e sociale.
Una pagina importante nella storia della Fondazione è il Convegno di Ascoli Piceno, tenutosi il 18 settembre 1978, a cui presero parte autorevoli esponenti della cultura economica nazionale come Andreatta, Savona, Paci, Berger, Bagnasco. Nell’ambito del convegno viene definita la teoria della “via adriatica allo sviluppo” che costituirà il filo conduttore delle successive ricerche sulle dinamiche delle economie locali.
Nel 1976 nasce la Rivista “Economia Marche“, divenuta negli anni uno dei principali punti di riferimento per gli studiosi di economia territoriale. La rivista continua ad essere pubblicata regolarmente raccogliendo autorevoli e originali contributi scientifici.
Nel 1985 la Fondazione Aristide Merloni pubblica la “Classifica delle Imprese Manifatturiere Marchigiane“: un report annuale in cui sono raccolti ed elaborati i bilanci delle principali imprese delle Marche, con commenti sullo sviluppo economico e finanziario. Negli ultimi anni il campo di indagine è stato esteso anche alle principali imprese nel settore dei servizi.
Nel 1988, con Decreto del Presidente della Repubblica, viene riconosciuta la personalità giuridica della Fondazione Aristide Merloni “Istituto per lo Sviluppo Sociale ed Economico”.
I nuovi organi della Fondazione sono il Presidente, il Comitato Scientifico e il Consiglio Direttivo.
Nel 1990 la Fondazione Aristide Merloni istituisce l’annuale “Lezione di Economia Marche“. Intervengono alcuni tra i più importanti esponenti della scienza economica nazionale e internazionale, fra cui Mikio Morishima, Paolo Sylos Labini, Alberto Quadrio Curzio, Giacomo Becattini e Paolo Savona.
Nel 1991 la Fondazione Aristide Merloni ospita il Convegno di studi sul tema “Uomo e Natura: Armonia e Disarmonia” promosso dal Centro Studi Avellaniti di Fonte Avellana. Il 19 marzo 1991 la Fondazione organizza la visita di Papa Giovanni Paolo II a Fabriano, alle Industrie Merloni.
Nel 1997 la Fondazione Aristide Merloni è protagonista dell’evento “Il Centenario della Nascita di Aristide Merloni 1897-1997”.
Nel 1999 si tiene la presentazione dei volumi “La Lunga progressione, i percorsi dell’eredità imprenditoriale di Aristide Merloni” e “Aristide Merloni per la sua gente” con Giuseppe De Rita e Corrado Barberis.
Già nel 1980 erano state istituite 25 Borse di Studio annuali riservate agli studenti più meritevoli dell’Istituto Tecnico Industriale di Fabriano.
L’attività di formazione è uno dei principali obiettivi nello Statuto della Fondazione Aristide Merloni.
La Fondazione rilancia le attività formative negli anni 2000 con la creazione di un laboratorio per la promozione della cultura imprenditoriale, Missione Impresa. Sono incontri settimanali riservati a imprenditori e professionisti delle aree di gestione aziendale e sulle nuove conoscenze digitali.
Temporary manager è un progetto di formazione che ha come orizzonte di riferimento il sostegno delle PMI nell’accesso ai fondi europei 2014-2020 a gestione diretta e indiretta. L’obiettivo è formare figure professionali con competenze specialistiche nell’attività di euro-progettazione.
Digital support – energie digitali per la piccola impresa è un percorso di alta formazione che la Fondazione Aristide Merloni realizza insieme a Fondazione Marche, LUISS Business School e Dipartimento di Management dell’Università Politecnica delle Marche. E’ un progetto di formazione manageriale in web e social media marketing che ha come obiettivo quello di formare consulenti e professionisti che sostengano aziende del territorio nella trasformazione digitale. Nel 2019 il corso giunge alla terza edizione.
Agli inizi del 2010 viene presentato il volume “Testimoniare lo sviluppo”. Frutto di una lunga e accurata ricerca di archivio, il lavoro ripercorre i primi quarant’anni della Fondazione Aristide Merloni.
La Fondazione Aristide Merloni è stato il soggetto attuatore del riconoscimento di Fabriano quale città Creativa UNESCO, per la sezione Crafts and Folk art. La designazione è avvenuta il 18 ottobre 2013. Nel giugno 2019 Fabriano ha ospitato la XIII UNESCO Creative Cities Annual Conference. In tale occasione è stato allestito presso il Palazzo del Podestà di Fabriano il Padiglione Save the Apps avente come obiettivo quello di illustrare e presentare i progetti Save the Apps.
La Fondazione collabora con altri istituti di ricerca, in particolare NOMISMA e GEM (Global Entrepreneurship Monitor) sulle prospettive di imprenditorialità in Italia.
Partecipa all’analisi del GEM curata dal Centro per l’Innovazione e l’Imprenditorialità costituito dall’Università Politecnica delle Marche. Il rapporto GEM fa parte della collana editoriale dei Quaderni di Economia Marche editi da Fondazione Aristide Merloni.
La Fondazione Aristide Merloni collabora anche con il CENSIS e sono da ricordare alcune iniziative come le “quattro letture sullo sviluppo integrato di Marche e Umbria” che anticipano il disegno della rete infrastrutturale tra le due Regioni e la riflessione su “Adriatico: dalla linea frontiera allo spazio comune” che ispira la strategia UE della Macro-regione Adriatico-Ionica.
I progetti Save the Apps sono stati realizzati dalla Fondazione Aristide Merloni – a partire dal 2017 – per la valorizzazione della comunità dell’Appennino.
I progetti sono sei:
1 – Best of the Apps – Apennines Local Food è un’APP e-commerce che comprende oltre 300 imprese dell’Appennino che vogliono incrementare la loro attività commerciale e aumentare la loro visibilità sui mercati europei, attraverso un marketplace.
2 – Best of the Apps – Apennines Discovery è un’APP, navigatore Gps, mappa tematica, che guida viandanti, pellegrini e moderni camminatori in un vasto territorio tra Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria. Un vero e proprio digital data-base di un ecosistema costituito da eremi, abbazie millenarie, sentieri, percorsi, natura, flora e fauna, siti storici e archeologici, informazioni logistiche.
3 – Best of the Apps – Fruits of Apennines è un progetto innovativo che riguarda la “coltivazione di precisione”, precision farming, nuove tecnologie digitali, ingegneria sensoristica e IOT, internet of things. Sono stati realizzati quattro laboratori, Castanicoltura (Pievebovigliana – Mc) Coricoltura ( Fiastra – Mc) Patata dei Sibillini e Frutti di bosco ( San Nicolo’ a Tordino – Te).
4 – Health Point è un progetto di tele-medicina realizzato a San Ginesio (Mc). Un presidio sanitario che permette di svolgere esami clinici attraverso tecnologie digitali e dispositivi innovativi monitorando risultati e terapie a distanza. Grazie alla piattaforma innovativa Health Point è possibile garantire sicurezza e benessere mediante un servizio di misurazione e prevenzione, permettendo di seguire ed intervenire su pazienti a distanza tramite tecnologie innovative e all’avanguardia.
5 – Mappe Dinamiche digitali per la sicurezza del territorio è una rete di sensori per iper-connettere il territorio. Si tratta di una piattaforma di condivisione delle informazioni in grado di fornire in tempo reale dati sulla posizione di elementi critici per i servizi del territorio, utili in caso di emergenza. Un monitoraggio digitale su un’area del sisma attraverso nuove tecnologie, tra cui IOT (Internet of Things), big data, cloud.
6 – ReStartApp 2020 è un progetto promosso da Fondazione Aristide Merloni e Fondazione Edoardo Garrone. Un Campus di incubazione e accelerazione per le giovani imprese del territorio appenninico italiano, L’edizione 2020 di ReStartApp, si svolgerà a Fabriano. Il progetto coinvolgerà 15 giovani under 40 con idee e startup da realizzare nelle filiere produttive tipiche della montagna: agricoltura, allevamento e agroalimentare, gestione forestale, manifattura e terziario, turismo, artigianato e cultura.
A partire da aprile 2021, la Fondazione è uno dei 10 enti che compongono HAMU (Hub Abruzzo Marche Umbria): un’associazione che vede al lavoro esperti, tecnici e studiosi per il rilancio economico del Centro Italia. I tre tavolo di lavoro di HAMU hanno un focus sulle startup, sulle crescita dimensionale delle imprese e sulla competitività del territorio delle tre regioni.