Rapporto GEM Italia 2020-2021

Rapporto GEM Italia 2020-2021

La Fondazione Aristide Merloni e il Centro per l’Innovazione e l’Imprenditorialità dell’Università Politecnica delle Marche presentano il rapporto GEM Italia 2020-2021.

 

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Il GEM (Global Entrepreneurship Monitorè il principale strumento di rilevazione dell’attività imprenditoriale a livello mondiale; viene infatti utilizzato dalle principali organizzazioni internazionali quali l’ONU, il World Economic Forum, la Banca Mondiale e l’OCSE.

L’indagine è svolta con una metodologia stabile nel tempo e comune a tutti i paesi. Ciò consente di avere una panoramica delle caratteristiche dell’attività imprenditoriale nel nostro paese e della sua dinamica nel tempo, anche in confronto agli altri paesi europei ed extra-europei.

La propensione imprenditoriale è uno dei principali fattori che determinano la competitività e la capacità di crescita di un paese. Nel nostro paese la propensione imprenditoriale è andata affievolendosi negli ultimi anni ed è fra le più basse rispetto ai principali paesi industrializzati. Il basso livello di attivazione imprenditoriale è ancora più rilevante nella popolazione femminile.

L’indagine considera i diversi aspetti che possono influire sulla propensione imprenditoriale sia con riferimento alle variabili demografiche (tra cui età, sesso, livello di istruzione, reddito), sia con riferimento alle variabili di contesto. Gli elementi di debolezza hanno origine da diversi fattori che attengono all’economia e alla società del nostro paese: sia quelli più direttamente collegati alla propensione imprenditoriale, come il sistema della formazione scolastica e universitaria, la normativa sull’impresa e sul lavoro, il sistema finanziario; sia aspetti attinenti alla cultura e agli atteggiamenti prevalenti negli individui e nelle famiglie.

Comprendere le caratteristiche e i fattori determinanti dell’attività imprenditoriale è diventato ancora più impellente a seguito della crisi sociale ed economica determinata dalla pandemia da Covid-19, che ha colpito in modo significativo il nostro paese.

La pandemia ha avuto un impatto significativo sulle attività economiche, in particolare sul fenomeno della natalità di impresa. Nel 2020 si è registrato un calo del 17,2% nell’avvio di nuove imprese rispetto ai valori osservati nel 2019. L’impatto negativo è stato marcato nel periodo iniziale delle restrizioni alle attività produttive e alla mobilità (marzo-maggio 2020), successivamente l’avvio di nuove imprese è tornato sui livelli degli anni precedenti.

Nel primo trimestre 2021, nonostante il mantenimento di alcune restrizioni, le iscrizioni di nuove imprese si sono mantenute ai livelli pre-crisi. La propensione imprenditoriale costituirà un fattore cruciale sia per accelerare la ripresa sia per indirizzarla verso obiettivi di sostenibilità economica, ambientale e sociale. Vi è, infatti, ampio consenso sul fatto che la pandemia ha indotto cambiamenti senza precedenti, e destinati a permanere, nel comportamento di individui e organizzazioni; cambiamenti che si innestano sulle trasformazioni di più lungo termine indotte dalla trasformazione ecologica e digitale.

Aumentare la propensione imprenditoriale e sostenere la crescita delle nuove iniziative è fondamentale per alimentare lo sviluppo, favorire l’innovazione e affrontare le crescenti sfide in ambito sociale e ambientale.

L’indagine GEM può contribuire ad individuare i fattori dai quali dipende la propensione imprenditoriale e a rendere maggiormente efficaci le conseguenti azioni di policy.


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